Architetto russo. Dopo aver compiuto i suoi studi
all'Accademia di belle arti di Pietroburgo, della quale venne successivamente
eletto membro, si recò in Italia per un lungo periodo durante il quale
ebbe modo di conoscere e di studiare a fondo l'arte italiana, con particolare
attenzione a A. Palladio, del quale divenne fervente ammiratore e la cui opera
contribuì a far conoscere in Russia. Tornato successivamente nel suo
Paese esercitò una notevole influenza sulle correnti architettoniche
russe ancora legate alla cultura extra-europea. Tra le sue opere maggiori
ricordiamo a Mosca il palazzo Tarasov (1910), diverse case d'abitazione,
l'edificio della Banca di Stato (1927-29); a Milano disegnò (1925-26) il
progetto del padiglione dell'URSS all'Esposizione internazionale. Dal 1940 fu
direttore dell'istituto di architettura di Mosca (Pinsk 1867 - Mosca 1959).